Lo sapevate che….
L’olio extravergine di oliva per essere classificato tale deve rispettare secondo il REG.CE 2568/91 circa trenta parametri chimici previsti per la definizione di eventuali frodi commerciali legate, ad esempio,ai tagli con oli sempre vegetali di qualità scadente e di bassissimo costo, ma che non provengono dalle olive(nocciole, semi di girasole, semi di soia ecc.)
Contro i sistemi di distribuzione vigenti (la grande distribuzione, gli ipermercati) si sviluppa l'idea di realizzare interventi che rafforzino il rapporto diretto tra produttore e consumatore finale senza intermediazioni (cioè tagliare gli n ricarichi dei vari passaggi) pertanto un incontro diretto fra domanda e offerta, consumatori e piccoli produttori locali (ricordiamo la forma più antica e tradizionale di filiera corta è la vendita diretta in azienda) la possibilità di conoscerli meglio e (ri)creare relazioni per ottenere a prezzi ragionevoli prodotti di elevata qualità.
Quale è il giusto prezzo dell’extravergine d’oliva?
A questa domanda ho cercato di rispondere più volte ad amici e conoscenti, non indicando loro il giusto prezzo, ma mettendoli al corrente dei costi reali di produzione. La domanda ricorrente è sempre la stessa: Come è possibile che l’extravergine d’oliva ha dei prezzi così variabili dai 3 Euro ai 15/16 Euro il litro, non prendendo in considerazione le offerte che tutti i giorni troviamo a scaffale nei supermercati, dove gli oli hanno prezzi anche di € 2.70/2.80 litro.
Con una forbice così ampia, il consumatore come fa ad orientarsi?
Come accade per qualsiasi altro prodotto, anche nell’olio esiste un rapporto prezzo/qualità, le variabili che contribuiscono a determinare un prezzo sono tante, faccio riferimento solo alle più importanti:
- condizioni climatiche: come accade per qualsiasi prodotto agricolo, anche la qualità dell’olio è fortemente influenzata dall’andamento delle condizioni climatiche;
- metodo di raccolta: altro elemento fondamentale nella determinazione del prezzo è il tipo di raccolta, specie se la raccolta è manuale “brucatura”;
- grado di maturazione delle olive: mediamente da 1 quintale di olive mature si riesce a produrre (resa) circa 13/15 kg di olio, quindi il 13/15% (mi riferisco alla nostra azienda dove le varietà coltivate sono la Cellina di Nardò, l’Ogliarola leccese ed il Leccino, oltre all’influenza delle condizioni pedoclimatiche), per l’extravergine non essendo matura l’oliva la resa in olio è minore per cui la compensazione per la minor quantità di olio ottenuto si ha con l’aumento del prezzo (10/12 kg di olio per quintale di olive);
- coltivazione dell’olivo: concimazioni, trattamenti contro i parassiti, irrigazione dei terreni, potatura e rimonda degli olivi;
- imbottigliamento: dal costo di frangitura per quintale di olive dovute al frantoiano, al costo della bottiglia del tappo e dell’etichetta.
Senza fare un elenco dettagliato dei singoli costi, voglio evidenziare come primo elemento l’elevato costo della raccolta manuale incide da 3,5 a 4 € al litro di olio prodotto.
Ne deriva la prima risposta: aprite gli occhi, economicamente è impossibile poter vendere dell’olio extravergine d’oliva a 3 € il litro.
Secondo elemento il costo per la frangitura, l’imbottigliamento, della bottiglia, del tappo e dell’etichetta, che incidono da1 a 1,20 Euro a bottiglia. L’osservazione che per grandi quantità i costi diminuiscono è giusta, ma ricordate che non si azzerano tali costi.
Il terzo elemento è la coltivazione, che se per alcune pratiche è meccanizzata, per altre è solo manuale (potatura e rimonda).
Concludo lasciando a voi tirare le somme, ricordando solo che, per ottenere un olio extravergine d’oliva di qualità i costi sono elevati, e il prezzo lo è di conseguenza.
Come produttore mi auguro che alcuni colleghi non enfatizzino il contesto dell’extravergine esagerando con prezzi proibitivi, come è accaduto negli anni novanta con i vini di qualità.